Imperii Via ad clivum Capitolinum - 1942
Imperii Via ad clivum Capitolinum is a poem in Sapphic stanzas that Genovesi wrote in 1934. The title refers to the Via dell’Impero in Rome (now the Via dei Fori Imperiali), inaugurated by the regime on 28 October 1932, the ten-year anniversary of the March on Rome (28 October 1922). In this poem, the author guides the reader through the Forum Romanum and the Imperial Fora, the latter of which the regime had recently excavated. Genovesi offers interpretations of Rome’s ancient monuments and shows specific interest in their significance in relation to Italy’s contemporary politics. At vv. 101-104, Genovesi turns from ancient Rome to the Rome of Fascism., praising the regime and Mussolini for their role in restoring Rome’s prominence as political and religious center. Imperii Via ad clivum Capitolinum submitted to the Certamen Hoeufftianum of 1934 and 1935 (van Binnebeke 2020: 299 n.5, 304 n. 16). A shorter version of this poem was published in Genovesi (1935): the full poem was then published in Genovesi (1942a: 20-27). In Genovesi (1946) and Genovesi (1959), vv. 103-104 have been modified to omit the explicit mention of the Fascist regime.
Bibliography
Latin texts
Genovesi, Vittorio. 1935. 'Imperii Via ad Clivum Capitolinum', Alma Roma 22 (4): 62-63.
———. 1942a. Carmina patriae. Rome: Messaggero del Sacro Cuore.
Other works of the author
———. 1946. Poëmatia. Isola dei Liri: Edizione Macioce.
———. 1959. Victorii Genovesi Carmina. Curante Instituto Romanis studiis provehendis. Rome: Desclée et socii.
Secondary sources
Abrate, Giuseppe. 1940. ‘Poeti latini dell’era fascista’, Roma. Rivista di studi e di vita romana 18 (9): 304-309.
Binnebeke, Xavier van. 2020. ‘Hoeufft’s Legacy: Neo-Latin Poetry in the Archives of the Certamen poeticum Hoeufftianum(1923–1943)’. In Studies in the Latin Literature and Epigraphy of Italian Fascism. Edited by Han Lamers, Bettina Reitz-Joosse and Valerio Sanzotta, 245-325. Supplementa Humanistica Lovaniensia 46. Leuven: Leuven University Press
Corallo, Maria. 1945. La poesia latina di Vittorio Genovesi. Milan: Vita e Pensiero.
IJsewijn, Jozef. 1961. ‘Conspectus poetarum Latinorum saeculi vicesimi’, Euphrosyne 3: 149-190.
Lamers, Han and Reitz-Joosse, Bettina. 2016. ‘Lingua Lictoria: the Latin Literature of Italian Fascism’, Classical Receptions Journal 8 (2): 216-252.
Pasqualetti, Olyndus. 1961. ‘Victorii Genovesi Carmina’, Aevum 35: 280-287.
Sacré, Dirk. 2020. ‘The Certamen Hoeufftianum during the ventennio fascista: An Exploration (With Unpublished Poems by Vittorio Genovesi and Giuseppe Favaro)’. In Studies in the Latin Literature and Epigraphy of Italian Fascism, edited by Han Lamers, Bettina Reitz-Joosse, and Valerio Sanzotta, 199–241. Supplementa Humanistica Lovaniensia 46. Leuven: Leuven University Press.
Nicolò Bettegazzi
la VIA pur ora schiusa de l’IMPERO,
de l’Urbe a l’Arce, e del Latino nome
ricanta i fati.
pria di Sacconi1 a l’ardua mole sosta,
che tanti in un sol tumulo racchiude
cuori di madri.
implora, uccisi per la patria terra,
e loro, il braccio rigido proteso,
manda un saluto.
il variato panorama ammira;
qua tutta apprendi, per voler del Nume,
verger la storia.
vuole de’ Padri le curuli sedi,
e volle ed archi consci di trionfo,
di Vesta i templi.
penetra il colle squallida caverna,
dove già Pietro,2 com’è fama, giacque
ne i ceppi astretto.
tra verdi lauri e pensili giardini,
donde la prima origine discende
di nostra gente.
pria venne Evandro, ed ospitovvi Enea,
che i fati apprese, su lo scudo incisi,
dei pronepoti.3
Romolo poscia, fondator de l’Urbe,
sotto il suo scettro i nomadi accogliendo
rudi Ramniti.
tratta dal cocchio celere, sul corpo,
Tullia a Tarquinio scellerata sposa,
passò del padre.
di qua traëva i miseri captivi,
d’ira frementi dietro la quadriga,
il vincitore!
Cesare pur da indebite ferite,
volgendo a Bruto l’accorata voce:
- Tu pure, o figlio! –
de la VIA SACRA il fasto ed il rumore;
or tace ingombra di colonne mozze
e simulacri.
segno fatal, che a i posteri ricorda
di Solima il delitto e la tremenda
ira del Nume.
cruënto campo ai pugili, cui spesso
a morte, inverso il pollice, votava
truce Vestale.
il morituro Martire di Cristo;
li su l’arena l’emulo prostrava
il gladiatore.
di Costatino presso il Circo ammiri,
che mostra ognora quale via conduca
certa a i trionfi.
d’Augusto i fori, i colonnati, i templi,
ch’or’ha il fossor di secolare oblio
tolti a la notte.
chiari vestigi de l’antica gloria,
che de’ nepoti a monito, la terra
chiuse nel seno.
o pellegrino: mira d’ogni intorno;
da questi sparsi ruderi si leva
alta una voce.
ignaro appariranno; ma sott’essi
di vita indefettibile s’asconde
diva favilla.
conosci appieno il provvido consiglio,
e ciò che abbatte i regni e li sublima
sagace apprendi.
che tutto aveva soggiogato il mondo;
la VIA di nuovo or s’apre de l’IMPERO
con fausti auspici.
sètta esecrati i parricidi intrighi,
riconciliata ne gli aviti templi
riede la Patria.
speme migliore vi conforti i cuori,
come d’april, di giovinezza esulta
l’Ausonio lido.
Roma Maëstra de l’Eterno Vero,
Roma a le genti or arbitra di pace,
Duce BENITO.
cui lungi trasse insidioso errore
privi di luce, scisse ed in cruënte
armi sospinse.
le nostre insegne il Batavo, il Britannio,
e la straricca America, le vide
l’ultima Islanda.4
aura dal cielo; disposata a Cristo,
d’ingegno ancor pacifici trionfi
Roma prepara.
che il cielo schiude a gli uomini, da l’Ulpia
sculta colonna mira l’Urbe, e implora
fati benigni.
de la Via de l’Impero il gran poëma.
fûr da la lira te evocate imprese.
Original Footnotes
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1) Indicatur monumentum Victorio Emmanueli II dicatum, ab architecto Iosepho Sacconi exstructum, ubi Militis ignoti ossa servantur.
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2) Indicatur carcer vulgo Mamertinus.
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3) Cfr. Verg. L. VIII, v. 731
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4) Die prima iulii a. 1933, ductore Italo Balbo, Itala classis aeria, superatis Alpibus, per Bataviam, Angliam, Islandam in Americam borealem contendit, indeque omnium gentium plausu in Italiam remeavit, die 13 augusti.
Original Footnotes
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1) Si indica il monumento di Vittorio Emanuele II, costruito da Guiseppe Sacconi, dove si conservano le ossa del Milite Ignoto.
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2) Si indica il carcere Mamertino.
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3) Vedi Virg. I. VIII, v. 731
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4) Il l’Iuglio 1933, uno stormo aereo, guidato da Italo Balbo, superate le Alpi, attraverso l’Olanda, l’Inghilterra, l’Islanda andò nell’America settentrionale, e di là, tra il plauso universale, ritornò in Italia il 13 augusto.