L’anniversario della Marcia su Roma - 1936

INTRODUCTION

The following text is taken from Ottavio Tempini, Manuale di conversazione latina: per tutte le scuole medie inferiori e superiori (Turin: Società Editrice Internazionale, 1936), pp. 98-101. 

TITLE PAGE

OTTAVIO TEMPINI

 

 

MANUALE
DI CONVERSAZIONE
LATINA

 

PER TUTTE LE SCUOLE MEDIE
INFERIORI E SUPERIORI

 

 

Cinquanta dialoghetti

paralleli allo svolgimento della

morfologia e della sintassi

 

 

SECONDA EDIZIONE

(15o Migliaio)

 

 

 SOCIETÀ EDITRICE INTERNAZIONALE
TORINO - MILANO - GENOVA - PARMA - ROMA - CATANIA

37.
L’anniversario della Marcia su Roma.
1
Anselmus. Hoc die, festo Romanae expeditionis, nulla schola est. Sed praeceptor quintae classis horā tertiā et dimidiā eam rem perillustrem in aulā Gymnasii maximā, magnā discipulorum frequentiā, solemni ritu (more) commemoravit.
Anselmo. Oggi festa della Marcia su Roma non c’è scuola. Ma il professore di quinta alle nove e mezzo, nell’aula maggiore del Ginnasio, dinanzi a gran folla di alunni, ha commemorato solennemente il grande avvenimento storico.
2
Proculus. Molestissime fero, Anselme, quod propter infirmam matris meae valetudinem adesse non potui. Dic, quaeso, paucis (verbis) orationis materiam.
Procolo. Mi rincresce moltissimo, Anselmo, di non aver potuto intervenire, per la malattia di mia madre. Dimmi, per gentilezza, in poche parole, il concetto del discorso.
3
Ans. Equĭdem vereor, ne praeceptoris verba sententiasque tibi accurate referre nesciam.
Ans. Per verità temo di non saperti riferire esattamente le parole e i concetti del professore.
4
Proc. Age, inanis timor ne te impediat, quominus saltem quidquam de praeceptoris oratione percipiam (degustem).
Procolo. Suvvia, un vano timore non t’impedisca di farmi gustare qualche tratto del discorso del professore.
5
Ans. Quod meminerim (quantum memini) orator primum disertissime ostendit, per Lictoriam Fidem stetisse, ne (quominus) regnum Italicum post Europaeum bellum funditus everteretur. Deinde, quantum Novi Lictores de rei publicae salute sint benemeriti amplissime disseruit. Tum enarravit hodierna incrementa agriculturae, commercii, classis maritimae atque aëreae, portuum, viarum, viarum ferrearum, electricarum, automobiliarum; pontium atque aedificiorum: terrestres copias instructissimas; loca palustria ad cultum et salubritatem restituta; collegia ex fabricatoribus (conductoribus) et opificibus constituta; vias rationesque ad phtisim sanandam arcendamque; Lateranense conventum; colonōrum advectionem, Aethiopicam expeditionem, etc.; ut ii, qui aderant, facere non potuerint (sibi temperare non potuerint), quin unā simul surgentes brachiaque protendentes Duci auctori et effectori tanti operis quam vehementissime plaudĕrent. Denique patria carmina sonorā voce canentes omnes discesserunt.
Ans. Per quanto mi ricordo, l’oratore disse anzitutto con grandissima eloquenza, come dipese dal Fascismo se il regno d’Italia dopo la guerra Europea non fu sconvolto dalle fondamenta. Quindi dimostrò ampiamente, quanto i Fascisti siano benemeriti della patria. In terzo luogo passò in rassegna gli odierni incrementi (progressi) dell’agricoltura, del commercio, della flotta marinara e aerea, dei porti, delle strade, delle strade ferrate, delle vie elettriche, delle autostrade; dei ponti, degli edifici; l’esercito di terra in piena efficienza; i luoghi paludosi restituiti alla coltivazione e alla salubrità; le corporazioni miste di industriali (datori di lavoro) e operai; i mezzi razionali per guarire e circoscrivere la tubercolosi; i Patti Lateranesi, l’espansione coloniale, l’impresa etiopica, ecc., per modo che i presenti non poterono trattenersi dallo scattare in piedi tutti insieme e protendendo il braccio acclamare freneticamente al Duce ispiratore e artefice di un’opera sì grandiosa. In fine tutti si sciolsero cantando a gran voce gl’inni della patria.
6
Proc. Decursus autem ante Regiminis Antistites quomodo processit?
Procolo. E la sfilata davanti ai Gerarchi del Regime come si svolse?
7
Ans. Mirum in modum. Magistratūs ipsi iis, qui agmini praefuerant, vehementer sunt gratulati.
Ans. Meravigliosamente. Le autorità stesse se ne sono vivamente congratulate coi comandanti dello sfilamento.
8
Proc. Heu, quantum me piget, quod sim prohibĭtus, ne illi solemni commemorationi adessem!
Procolo. Oh, quanto mi rincresce, di essere stato impedito dal presenziare a quella solenne commemorazione!
 
 
IMPRESSUM

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DELLA SOCIETÀ EDITRICE INTERNAZIONALE

DI TORINO



Scuola Tipografica - S. Benigno Canavese, 1936 - XV

(M. R. 10636)