Epigrammata - 1933

INTRODUCTION

Epigrammata is a collection of 13 versifications in elegiac couplets of quotations selected by the headmaster (preside) of the Royal High School Doria in Genoa (Regio Liceo Doria, where Illuminati was employed at the time) to illustrate the ideals of Fascism to the students (Illuminati 1933:234 n.1). These quotes are mostly taken from Mussolini’s speeches, and focus on such elements of Fascist ideology as the ideal of sacrifice and discipline, and the myths of the Fatherland and Rome. Epigrammata was published in Illuminati (1933: 230-235).

 

Bibliography

Illuminati, Luigi. 1933. Inter viburna: carminum volumen prius. Geneve: Ex typis Aemiliani degli Orfini.


Nicolò Bettegazzi

TITLE PAGE

NVGAE CONVIVIALES

praefatus est, adnotationes addidit, italice vertit

CAMILLVS GVERRIERI - CROCETTI

EPIGRAMMATA1
EPIGRAMMI
I.
I.
Condunt historiam populi aspera quaeque ferendo
Senza sacrifizio non si fa storia.
Mussolini
II.
II.
Obsequii sacra quisquis virtute movetur,
imperii poterit jura parare sibi.

Id nostram fasces alacrem monuere juventam,
leges ne ruerent ordinis atque gradus.
Solo obbedendo, solo avendo l’orgoglio umile, ma sacro, d’ubbidire, si acquista, più tardi, il diritto di comandare.
Mussolini
III.
III.
Vexillum decus est patriae ac per saecula nomen:
ne temeres unquam, pone sed ante mori.
La bandiera rappresenta l’onore, la dignità, la gloria della Patria; per questo non si abbassa, non si macchia, non si abbandona; mai, piuttosto si muore.
(Ricavato dalle op. del D’Azeglio)
IV.
IV.
Pelle moram, dignam qui quaeris vivere vitam,
atque nova obdurans usque pericla pete.

Cum te devoveas neque parcas viribus umquam,
est vita insignis nobilitate tibi.
Dignità di vita è nella rinunzia alla sosta o al riposo e nell’ansia di nuove fatiche e nuove prove; nobiltà nell’offerta del sacrifizio senza misurare lo sforzo.
V.
V.
Igniferae nexum ballistae conspice librum:
sic animi robur nectitur atque manus.

Mentis quae species praestans pollensque vigebit,
cor nisi forte gerat signifer atque manum?
Libro e moschetto: sono posti insieme come simbolo di un’unica volontà di elevare la preparazione intellettuale e morale ricordando che ogni idea è possente, se il suo alfiere abbia cuore saldo e braccio forte.
A. Turati
VI.
VI.
Quae Patriae sanctissima vita decusque perenne,
Regis Majestas rite colenda sedet.
Salutiamo la Maestà del Re che rappresenta la continuità, la vitalità, la santità della Patria.
Mussolini
VII.
VII.
Acrior ultra extrema tuas obstacula vires
pro Rege ac Patria conice corde vigens.
L’anima va gettata oltre l’ultimo ostacolo per la Patria e per il Re.
Mussolini
VIII.
VIII.
Ignotus miles, Patriae victricis imago,
unam quam nostri jam voluere Patres

ac firma Fasces ope restituere potentem,
Italiae fatis flamma perennis adest;

cuius in Urbe manet sacrum velut ara sepulcrum,
auspicium felix certaque nostra fides.

Donec erit Romae sanctissima Militis ara,
arcebunt Alpes barbara tela procul;

unaque ab Augusta Sicani ad litora ponti
hostis quae Poeni clade superba sonant,

Itala totius tellus pulcherrima mundi
stabit et in populis vivida lampas erit.
Il Milite Ignoto è il simbolo dell’Italia una, vittoriosa, fascista, una delle Alpi di Aosta romana fino al mare di Trapani, che vide la disfatta delle navi Cartaginesi. Egli è la testimonianza suprema di ciò che fu, la certezza infallibile di ciò che sarà.
(Ricavato dalle op. di Mussolini)
IX.
IX.
Fortia qui facit et patitur, sua pectora firmat.
Claustrum sic franges ubi «Nil audere licebit»
scripserunt. Vetiti nil est audentibus umquam.
E’ solo l’azione che dà tempra alle anime. L’azione forza i cancelli sui quali sta scritto: vietato osare! Nulla è impossibile.
Mussolini
X.
X.
Artes ingenuae mentis virtute coluntur,
quas ratione regit spiritus ipse gravi.

Sunt ipsi Fasces ordo ratioque laboris,
quem virtute sua spiritus intus alit.
La scienza senza spirito diventa meccanica, e il Regime è bensì un ordine ed una disciplina di lavoro; ma innanzi tutto è uno spirito e una dottrina.
XI.
XI.
Dux gradere exclamat vehemens age, construe, pugna:
virtute antiqua vincere Roma docet.

Ex Urbe Italici Fasces dant jura per Orbem,
fient quae populis undique certa salus.
Camminare costruire e se sia necessario combattere… con la dottrina e con la saggezza di Roma… si vince. L’Italia per la terza volta sarà la direttrice della civiltà umana, poiché fuori dei nostri principii non c’è la salvezza nè per gl’individui nè per i popoli.
XII.
XII.
Victricem ad Patriam mentem vos tollite, cives,
ad memores fastos Italiamque novam;

quae decore antiquo surrexit jure superba,
tutius imperii quo celeraret iter.
Leviamo il pensiero all’Italia nuova, che, carica del suo glorioso passato, non se ne fa impedimento, ma aculeo per marciare con ritmo sempre più celere verso l’immancabile trionfo di domani.
Mussolini
XIII.
XIII.
Est animi constans suavisque creatio nostri,
constans deditio, species eademque decora
dulci quam Patriam appellamus nomine cuncti.
Qui sibi corde creat, securus possidet illam;
qui videt, ipse meret; servit, qui se abnegat ipse.
La Patria è una costante creazione, è una costante apparizione, è una costante dedizione. Non la possiede se non chi la crea, non la merita se non chi la vede, non la serve se non chi abnega se stesso.
D’Annunzio
1933
Original Footnotes
  • 1) Questi epigrammi sono parafrasi di pensieri scelti dal preside del R. Liceo Doria, comm. Pier Liberale Rambaldi, ad illustrare tavole storiche del maggior salone dell’Istituto e ad ammonire i giovani secondo gl’ideali dell’Italia vittoriosa e fascista.