Hymnus Italicorum civium virginis pompeianae - 1938

INTRODUCTION

The following text is taken from Francesco Lo Parco, I canti dell’impero con prefazione e note bilingui e quattro traduzioni metriche latine dell’on. dott. Domenico Tinozzi e del prof. Luigi Illuminati, translated by Luigi Illuminati and Domenico Tinozzi (Milan: La Prora, 1938), pp. 43-48. 

DEDICATION

A BENITO MUSSOLINI

FONDATORE DELL'IMPERO

TITLE PAGE

F. LO PARCO




I CANTI

DELL'IMPERO


CON PREFAZIONE E NOTE BILINGUI
E QUATTRO TRADUZIONI METRICHE LATINE
dell'On Dott. DOMENICO TINOZZI
e del Prof. LUIGI ILLUMINATI
della R. Università di Genova


Title Page



"LA PRORA" - MILANO
1938-XVI

HYMNUS
ITALICORUM CIVIUM VIRGINIS POMPEIANAE
PRAESIDIUM ROGANTIUM IN MILITES
TRANS MARE ADVERSUS AETHIOPES
PUGNANTES.
LA SS. VERGINE DI POMPEI
NELLA TERRA D’OLTREMARE1.
(Il canto dell'invocazione divina).
1
Gloriae a templo, ad solium supernum
2
Italae gentis gemitus precesque
3
Advolant, almae columen rogantes
4
Mite Mariae.
Nel tempio di gloria,
Al trono possente,
S’innalzan le preci
De l’itala gente:
Son preci smozzate
Da gemiti e pianto,
Ch’invocan tutela
Al mistico ammanto.
I fanti, che pugnano – per l’italo onore,
Difendi, proteggi – Regina d’amore.
5
Subveni, Mater, pietate cordis,
6
Strenuae ac fidae gladiis cohortis,
7
Tela quae saevi populi retundit
8
Flagitiumque.
Accorri, gran Madre:
T’invocano aneli
I giovani prodi,
Ch’a te son fedeli;
In lotta con gente
Barbarica e ria,
Da’ crimini felli,
Li salvi, o Maria.
I fanti, che pugnano – per l’italo onore,
Difendi, proteggi – Regina d’amore.
9
Qualis ad natum properans tremiscit
10
Matris affectus, miserans pericla
11
Supplicis gentis cohibet benignus
12
Virginis ardor.
Qual madre amorosa,
Al figlio diletto,
Accorre anelante,
Fremente d’affetto,
Tal corre Maria,
Al grido de’ figli,
Da tanti minati
Fatali perigli.
I fanti che pugnano – per l’italo onore,
Difendi, proteggi – Regina d’amore.
13
Tesca quae nulli subigere cultus,
14
Invios montes tetricasque rupes
15
Caelitus Matris Dominaeque servat
16
Provida dextra.
Per lande deserte,
Sui monti, nel piano,
Appar di Maria
La provvida mano;
Ne l’ambe scoscese,
Ne’ cupi burroni,
La Madre dispensa
Gli arcani suoi doni.
I fanti, che pugnano – per l’italo onore,
Difendi, proteggi – Regina d’amore.
17
Gentis hoc bellum ac fidei latinae
18
Civium leges hominumque iura
19
Pandit et servos, laqueis refractis,
20
Vindicat armis.
È guerra di Fede,
Di viver civile,
La guerra che porta
Il sangue gentile:
È corso a spezzare,
Con baldo coraggio,
Le dure ritorte
Del bieco servaggio.
I fanti, che pugnano – per simile onore,
Difendi, proteggi – Regina d’amore.
21
Sancta iam Mater, decoris coronis
22
Cinge victrices acies, ut aedem
23
Alteram servi recolant redempti
24
Teque precentur.
Or deh! Madre santa,
Del serto di gloria
Ricingi que’ prodi,
Dà piena vittoria:
In altro gran tempio,
Con fervidi accenti,
Maria, pregheranno
Gli schiavi redenti.
Al petto si stringa – del suo vincitore,
Per te, Madre, il vinto – fremente d’amore2.
Aloisius Illuminati vertit latine.
Genuae – pridie Non. Maias MCMXXXVII – XV.
 
Original Footnotes
  • 1) Il periodico religioso: Il Rosario e la Nuova Pompei, nel fascicolo del 31 dicembre 1935 (p. 350), pubblicò la notizia che S. E. Mons. Antonio Anastasio Rossi, Prelato del Santuario, «commosso da tanta fede», manifestata nelle «numerose lettere», inviategli dai valorosi combattenti dell’Africa Orientale, che imploravano, per suo mezzo, patrocinio e grazie alla Beata Vergine, era «venuto nella decisione di mettere a disposizione delle Autorità competenti, per una Chiesa dell’Africa Orientale, una riproduzione dell’immagine miracolosa della Madonna di Pompei, che sarebbe stata benedetta e incoronata, nella Basilica Pontificia, il 23 febbraio 1936». La promessa fu pienamente adempita.
  • 2) Ad singularis rei memoriam, non credo inutile attestare che la cerimonia religiosa si svolse nella maniera più commovente e solenne. Infatti, proprio nel periodo più aspro e scabroso del conflitto italo-etiopico, quando i cuori degl’Italiani erano oppressi dalla più crudele ambascia, per le impressionanti notizie di esecrande e sanguinose imboscate e di mutilazioni atroci e orrende, perpetrate contro i nostri prodi, da parte dell’imbestiata ed esaltata soldataglia del Negus e dei Ras schiavisti, si svolse la impressionante, eccezionale processione della invocata gloriosa Protettrice – tra il suono festante delle campane, gli accordi musicali delle numerose Bande, scaglionate lungo l’interminabile corteo, le salmodie e le invocazioni ferventi di un popolo immenso – dalla Basilica di Pompei al molo Beverello di Napoli. Quivi la sacra Immagine, felicemente riprodotta dalla giovane e valorosa pittrice, Signorina Olga Iovine-Falconieri, circondata da fulgide lampadine elettriche, trofei di bandiere nazionali e festoni di fiori, dopo un patriottico discorso di S. E. il Cardinale Arcivescovo, Alessio Ascalesi, e la solenne benedizione di lui alla folla genuflessa, fu imbarcata per la Terra d’Oltremare. La lirica ispirata dal fatto memorando, senza precedenti, limata a più riprese, fu ultimata il Giorno di Pasqua (12 aprile) del 1936-XIV.
IMPRESSUM

Questo libro è stato finito di stampare per ordine e conto della Casa Editrice "LA PRORA" il 9 maggio 1938, XVI (secondo annuale della proclamazione dell'Impero), dalle ARTI GRAFICHE R: RAIMONDI - Milano - Via Friuli, 80